Racconti di merda 2014: the winner is…

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Seme Nero. Non è una marca di olio extravergine d’oliva biologico da ottanta euro al litro, bensì l’alias del vincitore di “Racconti di Merda 2014”. Prima di lasciarvi permeare dalle emozioni dell’opera che più ci ha colpiti, ritengo ipocritamente opportuno spendere qualche parolina di ringraziamento.

Innanzitutto grazie a tutti i partecipanti. Ci avete inondato di merda, davvero, e i due weekend passati a leggere e rileggere i vostri obbrobri sono stati indimenticabili. Vi ringrazia anche il mio psicanalista, che ha già prenotato le vacanze.
Premiare i peggiori non è stato facile, e ci sono altri racconti che non avrebbero sfigurato tra i primi tre. Tuttavia, l’ex aequo sarebbe stato troppo democristiano, e così abbiamo deciso i vincitori a colpi di maggioranza, arrivando quasi a sfiduciare uno dei giurati.
Gli incompetenti colleghi della Giuria Alessandro Madeddu, Costanza De Pedantis e Rita Ciatti hanno costituito come al solito il più becero gruppo di lavoro con cui si possa avere a che fare. Ma li ringrazio lo stesso.
Il racconto che state per leggere si intitola “La prescelta”, e ha conquistato il nostro mitico portabanana. Reggetevi forte.

 

LA PRESCELTA
di Seme Nero

Katherine controllò dal suo iMac bianco perlaceo il suo status su Facebook, nel quale aveva condiviso un selfie con Instagram mentre lanciava con la mano un bel bacio dalle labbra prominenti pittate da un gloss fucsia acceso e brillantinato e aveva indosso l’ultima maglietta stretta e rosa che aveva comprato su Zalando, che lasciava scoperto l’ombelico da dove spuntava il piercing col brillante e che le faceva mostrare per bene la sua bella terza abbondante.

I capelli le cadevano di lato fluenti e morbidi come una cascata di batuffoli di cotone appena raccolti dalla pianta quando il baccello si rompe ed esce la bambagia. Era proprio figa in quella foto! Ma la cosa più importante era che c’erano già 30 like, e soprattutto c’era quello di Kevin! “Siiiii!!!” Gridò cinguettando come un giallo canarino che rivede la luce del sole dopo una settimana cupa e bigia per colpa della pioggia.

Adesso era sicura che lui l’avrebbe  invitata al ballo di fine anno! Quest’anno il ballo era il più importante a cui lei avesse mai partecipato, infatti era tra le candidate a diventare la reginetta, proprio quest’anno che il ballo era dedicato alla settimana della moda e tutti avrebbero sfoggiato gli abiti più in e all’ultima moda! E se Kevin l’avesse accompagnata sul palco sarebbe stata la reginetta più famosa  di sempre. Adesso doveva solo trovare l’occasione giusta per stare sola con lui.

Stava per andare via quando il simpatico trillo del suo programma di posta elettronica le annunciò che era arrivata una e-mail. Era di uno sconosciuto.

From: [email protected]
to: [email protected]

Sei la Prescelta. Presto dovrai adempiere al tuo destino, preparati!

Ma chi mai le aveva inviato quella stranissima e misteriosa e-mail? Lei, una semplicissima adolescente con i tipici problemi dell’adolescenza, doveva salvare il mondo? Ma come? In che modo? Com’era possibile? Ma non era il momento per queste sciocchezze, doveva trovare Kevin.
Kevin era il quarterback della squadra del liceo Lincoln, i Lions, ed era fortissimo! Era anche un ragazzo pazzamente bello, coi suoi capelli biondi e lucenti, del colore del grano all’alba, e i suoi occhi azzurri come il mare e nei quali sembrava potercisi tuffare ogni volta che lo guardavi negli occhi.

Sicuramente, essendo un atleta bravissimo e molto diligente, si stava allenando, quindi Katherine corse al campo di football. Lo cercò dappertutto e infine corse verso gli spogliatoi, dove le sembrava di averlo visto. Ma in quel momento il suo mondo crollò. Si arrestò proprio dov’era, come se le avessero fatto una doccia con l’acqua più gelida che si potesse trovare al polo nord. Inginocchiata davanti a Kevin c’era Alexia, la capo cheerleader, la ragazza più ambita dalla scuola, la più bella, la più atletica e snella, con un fisico statuario da modella, e la sua principale avversaria per la carica di reginetta del ballo di fine anno al quale avrebbe voluto partecipare con Kevin. E adesso stava assistendo a questa scena orribile.

Kevin stava in piedi appoggiato al muro col bacino proteso in avanti e i jeans Diesel calati, come le mutande D&G. Il suo possente membro di almeno venticinque centimetri era completamente eretto e il suo glande era infuocato come la lava del vulcano Mount Saint Helens, famoso per la sua tremenda esplosione del 1980, e proprio come lui, era pronto per esplodere espellendo la sua bianca linfa addosso ad Alexia. Lei intanto stava leccando avidamente l’imponente verga che le stava dinanzi, ingollandola infine e muovendo furiosamente il suo capo avanti e indietro ad un ritmo selvaggio e tribale finché, al colmo dell’estasi, Kevin urlò il suo godimento con forsennata ed incontenibile foga, riversando sulla faccia della concupiscente compagna tutto il suo caldo e viscoso nettare.

La rabbia dentro Katherine salì finché non poté più trattenersi ed urlò “Tu!! Schifosa cagna! Metti giù le tue mani da Kevin!!!”
“HAHAHAHAHAHAHAHA” le rispose Alexia pulendosi l’angolo della bocca dall’ultimo rimasuglio di liquido seminale “sapevo che saresti venuta qui a cercare Kevin, e io ero pronta ad accoglierti. Come vedi lui è mio adesso e non potrai fare niente per fermarmi, PRESCELTA!!”
Le parole di Alexia la scioccarono: come poteva sapere che lei era la prescelta visto che nemmeno lei lo sapeva prima di poche ore fa? Ma tutto questo non era importante, importava solo Kevin e l’amore senza confini che lei provava per lui.

“Non importa quello che hai fatto, io amo ancora Kevin e sono sicura che lui mi ama! E sono pronta a lottare per liberarlo dal tuo giogo!”
“HAHAHAHAHAHAHAHA” ripeté Alexia ridendole in faccia sfrontatamente “Ancora non sai con chi hai a che fare!” e detto questo si trasformò in un enorme mostro.
“AAAAHH!!” urlò Katherine di fronte a quell’abominevole mostruosità che aveva osato toccare il suo Kevin. Ma prima che il mostro potesse attaccarla una luce bianchissima comparve nel cielo e in mezzo a quella luce c’era una donna che Katherine conosceva benissimo: la sua adorata nonna materna defunta. “Nonna!” urlò Katherine e lei le rispose: “Presto Katherine, prendi la trousse che ti ho regalato prima di morire!” Katherine non se lo lasciò ripetere e come un fulmine cercò dentro la sua borsetta di Louis Vuitton la piccola trousse a forma di conchiglia che la nonna le aveva regalato prima di morire e dalla quale non si separava mai. La nonna le disse ancora: “Adesso usa il potere del vero amore per sconfiggerla!” Katherine alzò al cielo la piccola trousse portatile a forma di conchiglia e scagliò tutto il suo potere addosso al mostro-Alexia “HAAAAAA!”
Un raggio di luce potente come un laser colpì in pieno Alexia che fu inondata del potere dell’amore vero bruciando e senza lasciare niente di sé se non la cenere.
Katherine guardò in cielo verso la nonna e le disse “Grazie del tuo aiuto nonna! Adesso ho capito tutto! Sei stata tu a mandarmi quella strana e misteriosa e-mail! Ora so qual’è il mio compito!” e la nonna la salutò scuotendo forte la mano prima di scomparire nel nulla.
Katherine corse da Kevin e lo abbracciò e gli disse “Ti amo Kevin!” e lui le rispose sorridendo “Anch’io ti amo Katherine! Vuoi accompagnarmi al ballo?”
Katherine lo abbracciò fortissimo ed esplose in un pianto di gioia. Ma una voce parlò dal nulla lugubre come un film dell’orrore: “Questo è solo l’inizio!”.

*****
Alessandro Madeddu:  “La prescelta” è un racconto esiziale, come tutto ciò che orbita attorno al paranormal novel. Se lo si estendesse fino a farne un romanzetto, troverebbe pure un editore disposto a scommetterci su – e vincerebbe a mani basse. Una puttanella di nome Alexia (cheerleader) pratica una fellatio ignominiosa a Kevin, giocatore di football di cui la protagonista, la bella Katherine, è follemente innamorata. Katherine arriva giusto in tempo per vedere la prevedibile conclusione dei lavori. Urla, dolore, pianto. Poi Alexia si trasforma in Cthulhu e Katherine viene soccorsa da sua nonna, un incrocio fra la fata madrina di Cenerentola e un’apparizione della Madonna a Medjugorje. Io una cosa così la premierei con il nobel. Poi le ragazzine di queste robe qui, lascito dell’esantema di Twilight, non sono mai brufolose, con gli occhiali a fondo di bottiglia, gli incisivi da castoro: no, sembrano sempre uscite da un porno bielorusso. E a questo proposito, se Seme Nero decide di farne un video porno, le tag più corrette sono teens, blowjob e facial.
Rita Ciatti: Amore, horror, fantasy, sesso, adolescenti in pieno subbuglio ormonale: gli elementi per un orrido racconto di successo ci sono tutti, ma come sempre, è lo stile a fare la differenza. L’invenzione del raggio laser che esce dalla trousse a forma di conchiglia – oggetto simbolo d’amore che da arma di bellezza si trasforma in arma annientatrice del male – è di una potenza visiva che non si dimenticherà facilmente; così come la scena di sesso, esplicita, ma impreziosita dall’elegante analogia del vulcano in eruzione, che scommetto farà perdere diverse ore di sonno ai lettori più perversi.
Il finale aperto lascia presagire che potrebbe trattarsi dell’inizio di un’avvincente saga, cosa che noi tutti ci auguriamo perché la capacità di scrivere racconti di merda è un dono e come tale va coltivato.
Costanza De PedantisDevo ammetterlo, la prima cosa che ho pensato dopo aver letto il racconto è stata: “Questo qui è Immature Karl sotto mentite spoglie!”. Seme Nero ha fatto centro. Sebbene “La prescelta” non sia brutto come il racconto vincitore dell’anno scorso, ci è andato molto molto vicino. Questa short story abbraccia i peggiori generi letterari: teen drama, hard fantasy e i consigli della nonna. Difficile non restarne vittime.
Un mix di figaggine, lussuria ed eroismo che riuscirebbe ad accaparrarsi una buona fetta di pubblico, senza essere secondo al meraviglioso testo “TVUKDB” edito da Fanucci.
Spero che il vincitore mantenga questa linea narrativa e continui ad apportare il suo contributo al panorama letterario (di merda) italiano.
Detto questo, i miei complimenti.

50 Commenti

  1. “Presto Katherine, prendi la trousse che ti ho regalato prima di morire!”

    Stupendo, non ha eguali!
    L'antagonista in amore DEVE per forza essere la cattiva, mentre il ragazzo oggetto del desiderio, che poco prima si è fatto leccare i suoi 25 cm da un mostro orribile, poi è subito disposto a cambiare partito. (E non sembra per niente sconvolto da quello che è successo).

    Per me questo racconto è molto peggio del vincitore dell'anno scorso, non ci sono paragoni!

  2. "Il suo possente membro di almeno venticinque centimetri era completamente eretto e il suo glande era infuocato come la lava del vulcano Mount Saint Helens, famoso per la sua tremenda esplosione del 1980"… con questa perla mi hai conquistato XD Vincitore assoluto anche per me! Il FONDAMENTALE cenno all'eruzione del 1980 mi ha ribaltato le viscere! Grazie di cuore 😉

  3. Contentissimo di essermela battita con Seme Nero! Complimentoni alla vincitrice!! Racconto di merda da oscar… ma il prossimo anno sarò io sul podio! 😉

    Moz-

  4. Davvero, non so cosa dire… anzi si: MOCCIA, ARRIVO!!!
    Grazie ai giurati a tutti gli altri coraggiosi che hanno esposto le loro retine al pericolo!
    Aggiungo solo che non avrei mai raggiunto cotanta merditudine senza un'attenta analisi dei vincitori dell'anno scorso e senza seguire i preziosi consigli del corso!
    (giuro che avevo scritto 3 righe, ma non mi convincevano, dopo i consigli sono diventate 15)
    Grazie del vostro ammmore!
    Ah, Moz, non so come dirtelo: sono un uomo.

  5. Vedo che Andrea si è fatto odiare anche qui 😀 sul blog di Io Scrittore è inviso quasi a tutti, oltre a essere stato bannato. Comunque se me ne dovessi ricordare, a fine torneo avrei una chicca da "sponsorizzare". Per ora non mi è concesso, visto che quel "romanzo" è in gara e rischierei di essere buttata fuori se ne postassi qualche stralcio. Però posso anticipare una cosa: se la creatrice del libello letto avesse partecipato al tuo concorso lo avrebbe vinto a pieni meriti.

  6. Caro figlio di puttana che risponde al nome di Alessandro C. – Tu non puoi postare quel che è rivolto a te in risposta a Miki Moz. Lo impari o lo cancelli? Dammi il tuo numero di telefono via mail se ne hai le palle. Troia.

  7. Certo, me ne starò alla larga dal tuo blog da qui in poi ma non devi falsificare, non lo accetto come tu non accetteresti che Andrea Castellini fosse voce di Alessandro. Ma come cazzo sei messo? Come son messi gli strepitanti del tuo blog? Ma vai a fare in culo, falsificar la firma è roba che neppure quella fascista di Gaia Conventi si permetterebbe. Buonanotte idiota.

  8. Siete una bella banda d'idioti. Anche tu cadi nel refuso ogni mille battute? Qual è la tua insicurezza? Idiota! – Allora non rompere tanto i coglioni alla Balotelli, pezzo di merda…

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