La competenza del lettore è solo quella di saper leggere. Molti confondono recensire con valutare un'opera, ma sono due concetti differenti. Io, lettore, leggo e dico la mia su quel libro, non importa se non conosco tutti i retroscena, se non conosco l'autore.
Io, come lettore, sono un cliente che ha acquistato un prodotto, l'ha usato e dà una sua personale opinione di quel prodotto.
Magari ci faccio un post approfondito, citando la fonte 🙂
sono d'accordo con te. Tra l'altro il partire in quarta sospettando subito che chi recensisce sia incompetente denota una certa… parzialità. La verità è che, date le ultime esperienze con romanzi autopubblicati, non spenderei mai 13-14 euro per un libro pubblicato via POD. Spesso – e mi duole ammetterlo in quanto ho sempre creduto nell'autopubblicazione – si tratta di storie valgono meno della carta su cui sono stampate.
Quella "segnalazione" mi ha fatto venire in mente la cattiva attitudine spammeggiante di recente acquisita anche da grandi siti che vendono libri a livello nazionale. Mi arrivano questi tremendi messaggi di posta elettronica aventi come oggetto affronti gravemente offensivi del tipo "solo per te il nuovo romanzo di [solitamente fetecchia commercialoide di autore che odio] autografato dall'autore!". Vorrei rispondere con una bestemmia, ma poi mi trattengo… 🙂
Più che di "competenza" io parlerei di "rispetto". Un lettore ha il diritto di recensire un libro a prescindere dalle sue competenze, però non deve mai mancare il rispetto. Se c'è quello, non c'è opinione che non possa essere espressa.
Se vengono pubblicati libri illeggibili poiché proprio scritti male, pieni di refusi ecc., direi che uno ha tutto il dovere di fare una critica anche feroce.
Quello che mi fa sorridere è che prima ti propone in lettura il suo libro, quindi immagino che ti consideri un lettore all'altezza di una valutazione, e poi discute la tua competenza. E allora cosa te l'ha proposto a fare? Sono totalmente in linea con Daniele, e quindi con te. Il lettore è padrone di dire quello che crede. L'autore può rimanerci male, ma non può in alcun modo mettere in discussione il parere di un lettore.
Molti stroncati (scrittori, ma anche musicisti) si lamentano che lo stroncatore non conosce l'argomento e/o il genere, quindi che non è competente per stroncare. Ma cosa serve per diventare competenti? Quanti gialli devo aver letto per poter stroncare un giallo? Quanti dischi dei [inserire gruppo a caso] devo aver sentito per poter stroncare un gruppo che a quel gruppo si ispira?
La competenza del lettore è solo quella di saper leggere. Molti confondono recensire con valutare un'opera, ma sono due concetti differenti. Io, lettore, leggo e dico la mia su quel libro, non importa se non conosco tutti i retroscena, se non conosco l'autore.
Io, come lettore, sono un cliente che ha acquistato un prodotto, l'ha usato e dà una sua personale opinione di quel prodotto.
Magari ci faccio un post approfondito, citando la fonte 🙂
sono d'accordo con te. Tra l'altro il partire in quarta sospettando subito che chi recensisce sia incompetente denota una certa… parzialità.
La verità è che, date le ultime esperienze con romanzi autopubblicati, non spenderei mai 13-14 euro per un libro pubblicato via POD. Spesso – e mi duole ammetterlo in quanto ho sempre creduto nell'autopubblicazione – si tratta di storie valgono meno della carta su cui sono stampate.
La percentuale scarsa non è molto alta? allora deve avere dei criteri di giudizio piuttosto discutibili.
ahah
Quella "segnalazione" mi ha fatto venire in mente la cattiva attitudine spammeggiante di recente acquisita anche da grandi siti che vendono libri a livello nazionale. Mi arrivano questi tremendi messaggi di posta elettronica aventi come oggetto affronti gravemente offensivi del tipo "solo per te il nuovo romanzo di [solitamente fetecchia commercialoide di autore che odio] autografato dall'autore!". Vorrei rispondere con una bestemmia, ma poi mi trattengo… 🙂
ahah Giunti docet 😀
Più che di "competenza" io parlerei di "rispetto". Un lettore ha il diritto di recensire un libro a prescindere dalle sue competenze, però non deve mai mancare il rispetto. Se c'è quello, non c'è opinione che non possa essere espressa.
Sì, il rispetto dovrebbe essere reciproco però.
Se vengono pubblicati libri illeggibili poiché proprio scritti male, pieni di refusi ecc., direi che uno ha tutto il dovere di fare una critica anche feroce.
io non manco di rispetto agli autori, bensì alla loro spocchia.
Quello che mi fa sorridere è che prima ti propone in lettura il suo libro, quindi immagino che ti consideri un lettore all'altezza di una valutazione, e poi discute la tua competenza. E allora cosa te l'ha proposto a fare? Sono totalmente in linea con Daniele, e quindi con te. Il lettore è padrone di dire quello che crede. L'autore può rimanerci male, ma non può in alcun modo mettere in discussione il parere di un lettore.
Caro Matteo, gliel'appoggio senza esitazioni.
Molti stroncati (scrittori, ma anche musicisti) si lamentano che lo stroncatore non conosce l'argomento e/o il genere, quindi che non è competente per stroncare. Ma cosa serve per diventare competenti? Quanti gialli devo aver letto per poter stroncare un giallo? Quanti dischi dei [inserire gruppo a caso] devo aver sentito per poter stroncare un gruppo che a quel gruppo si ispira?
Stroncati di tutto il mondo, fatemelo sapere, eh