«È un’emozione che mi colma il cuore d’amore». Esordisce così, davanti a critici e giornalisti, il vincitore del premio Eunucus 2014. Teobaldo Guberti si è aggiudicato la statuetta a forma di tritamaroni grazie al suo romanzo Come una bambola gonfiabile, una storia che affronta con coraggio il tema troppo spesso sottovalutato dello sfruttamento della prostituzione.
Non ce l’ha fatta, invece, Olinda “Scrittrice” Paganelli: il suo Non ricordo perché tremo, una storia che affronta con coraggio il tema troppo spesso sottovalutato del morbo di Alzheimer combinato col Parkinson e due parti di Cointreau, si è piazzato soltanto secondo.
La sac à poche d’argento per il libro al femminile che meglio rispecchia i valori troppo spesso sottovalutati della famiglia, dell’amore per i figli e dei pregiudizi verso le donne va a I figli sono la cosa più bella di Amanda Lexotan. Non ce l’ha fatta, purtroppo, la tipa del libro con la lavatrice in copertina. Il prossimo bucato andrà meglio.
«Siamo molto soddisfatti, è stato un successo» ha affermato Antonio Incapretti, organizzatore dell’evento, mostrando con orgoglio la foto di due spettatori addormentati. «A chi parla di crisi rispondo che il mercato deve ripartire da qui, da questi livelli qualitativi».
E secondo me il libro arrivato al secondo posto non dev'essere mica tanto male XD
Ho dimenticato cosa ho detto.
Moz-
😀