Otto validi motivi per chiudere subito il tuo blog (e farti una vita)

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Di tanto in tanto mi ritrovo con una tanica di benzina in mano, tentato dal meraviglioso Demone della Distruzione. Internet offre la possibilità di sentirsi importanti, simulare autorevolezza e competenza, condividere e conoscere. Il tutto senza muovere le proprie chiappe fuori di casa, mentre la propria vita  fugge, et non s’arresta una hora. C’è chi se ne rende conto e scende dalla nave, destinata a divenire uno dei tantissimi relitti del web. C’è chi affida le proprie identità virtuali al fuoco purificatore ma poi ci ricade, come il sottoscritto. Caro blogger, nessuno ti dirà sinceramente che il tuo spazietto virtuale risulta stupido, brutto, noioso. Nessuno cercherà di convincerti che stai sprecando tempo e fatica nella convinzione di poter diventare qualcuno. È per questo che dovresti riflettere su questi otto punti. Otto motivi per cui dovresti chiudere il tuo blog, adesso:

 

1) il tuo blog non è affatto originale. Ne esistono migliaia sullo stesso argomento, e di certo ciò che scrivi non rappresenta un valore aggiunto;

2) non ti caga nessuno. Quei pochi sfigati che capitano sul tuo blog ci finiscono per caso o solo per ricambiare la “cortesia” di un tuo stupido commento;

3) del fatto che stai scrivendo un romanzo, che hai il blocco del sedicente scrittore, che hai imparato una lezioncina da ripetere a memoria, non interessa a nessuno;

4) ogni volta che parli del tuo romanzo, del tuo blocco del sedicente scrittore, della tua lezioncina imparata a memoria, fai solo la figura del coglione che non sta scrivendo proprio nulla, in quanto impegnato a pubblicare banalità sul proprio blog;

5) dovresti vergognarti per il tempo che sprechi alla ricerca di stupidaggini da pubblicare sulla tua paginetta virtuale: potresti impiegarlo per leggere i libri che fingi di conoscere, fare volontariato o studiare le diverse tecniche di suicidio;

6) l’onnipresenza social non renderà le tue pessime opere meno pessime;

7) sei arrivato a partecipare a un a Catena di Sant’Antonio per blog, il punto più basso della dignità di un blogger e, forse, di quella umana;

8) fai schifo.


23 Commenti

  1. Articolo simpatico, cinico e soprattutto…veritiero.
    Ci stavo giusto riflettendo ieri. Ora, dopo la lettura del tuo articolo, mediterò ancora qualche giorno se sia il caso di eclissarmi o di continuare a scrivere idiozie sul mio blog.

  2. E SE
    tutti
    ma dico proprio tutti, intorno a te
    TUTTI, OH
    ti stessero rompendo l'anima, no?
    "Tipo/a, non suicidarti, per piacere, che sennò guarda che qui…"
    E allora tu apri 'sto blog di merda perché al momento è l'unico passo di merda che riesci a fare verso un'ipotetica ricostruzione e rimessa a nuovo della tua vita di merda.
    Sarebbe una roba tristissima, no?
    Però più di così non ce la fai.
    Quindi?

  3. Io il mio non lo chiudo nemmeno se mi arriva un contratto editoriale che prevede un anticipo di un milione di euro e carta bianca sui benefit.
    (Non mi credete, vediamo avanti con le proposte)

  4. Ma l'idea che scrivere si possa fare anche per sè stessi, o perchè è l'unica cosa che si è in grado di fare meglio di una scimmia, non sfiora proprio nessuno?
    Se uno vuole scrivere per essere letto dagli altri, non deve scrivere un blog ma un libro, il blog si tiene come una volta si usava tenere un diario, l'unica differenza è che questo non lo nascondi in un cassetto (ma lo puoi sempre fare, basta mettere l'ingresso solo ad invito e poi non invitare nessuno).
    Otto motivi per tenerlo chiuso, uno solo per tenerlo aperto: dei suddetti otto non ve ne deve fregare proprio, se non siete originali, se fate schifo, se non gliene fotte a nessuno, questi sono solo cazzi vostri e degli eventuali lettori, se chi fa schifo si dovesse autoeliminare allora il primo sarebbe proprio Obbrobrio, che dovrebbe essere sostituito dalla cabina per suicidi di futurama.
    Siete troppo ossessionati dal successo da queste parti, e dimenticate che esso potrebbe arrivare anche postumo; inoltre c'è anche qualcuno a cui la merda piace. A quattro anni vi rubavano le caramelle e vi è rimasto il complesso del riscatto perchè avete visto vostra madre chiavata dal prof di religione? E' il momento di chiudere il blog e aprire un negozio di corde per impiccarsi, se dovesse andare male anche lì almeno saprete cosa fare delle rimanenze di magazzino.

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