Qui comincia la sciagura
del signor Scrivoavventura,
che realizza un manoscritto
perché è in mora con l’affitto.
Lo fa leggere ai parenti
che si mostrano contenti,
glielo mostra a conoscenti
entusiasti e compiacenti.
Ma agli amici poco importa
la grammatica inaccorta,
quei refusi sono tanti
evidenti e imbarazzanti!
Un bel giorno corre in posta
e lo manda a un editore,
ma alla pessima risposta
egli è preso dal furore.
“Non capiscono il talento”
grida in preda allo scontento,
“Se non vogliono stampare
io lo faccio a pagamento”.
“Voglio proprio pubblicare”
pensa lui tutta la notte
“ma pagar per il piacere
mi ricorda le mignotte”.
“Non si paga per il sesso
o per i sogni nel cassetto!”
sentenziò Scrivoavventura,
che balzò fuori dal letto.
E così lui corse al cesso
preparandosi all’assolo.
“Vaffanculo agli editori,
io mi pubblico da solo!”.
Quanto tempo non leggevo le avventure del signor Bona… no, Scrivoavventura.
Nostalgia canaglia?
sono tornato bambino !! 😀
no, tu lo sei sempre stato.
Bellina assai!!
Grazie 😀
Così si fa! Non ha ceduto al Lato Oscuro.
Più che altro per mancanza di mezzi economici…
Si sa, il lusso corrompe: con l'assenza quanto con la presenza.
Ma che bella!!
Grazie Elisa 🙂
Bellissima 😀
Grazieee 🙂
Bellissima XD!
Grazie Silvia 🙂