Intervista a un noto personaggio del Web

1659

Carissimi Visitors,

per ringraziarvi della vostra tantissimità, mi sono impegnato a fondo per convincere una famosissima personalità del Web a concedermi un’intervista un po’ particolare. Dato il carattere molto confidenziale delle risposte, questo amicone di ogni internauta mi ha chiesto di restare nell’anonimato, garantendomi in cambio la massima sincerità.

Eccolo, siede davanti alla webcam con il suo inconfondibile cappellino e un sorriso a mezza bocca da venditore di batterie da cucina. Con estrema emozione, mi accingo a fargli la prima domanda.
D: Se sei d’accordo, salterei i preliminari. Parlaci un po’ della tua professione…
R: Sono un blogger, web designer, copywriter, social media visual marketing merchandising manager, storyteller, web strategist e bullshittist.
 
D: Potresti spiegarlo con termini meno tecnici, per “non addetti ai lavori”?
R: Scrivo puttanate su un blog.
D: Chiaro. Il termine “copywriter”, a un ignorante come il sottoscritto, fa venire in mente qualcosa che abbia a che fare con i diritti d’autore. Mi sbaglio?
R: Ovviamente ti sbagli. Il copywriter altro non è che un redattore pubblicitario, ma noi lo diciamo in inglese perchè fa più figo (e anche perchè non andiamo molto d’accordo con l’italiano). In un sito web questo si traduce nel rendere più efficace la comunicazione utilizzando espedienti come i grassetti o le sottolineature nei punti giusti, liste a misura di deficiente e tanti piccoli mezzucci come la domanda rivolta ai lettori alla fine di un articolo, con il compito di illuderli che la loro opinione conti davvero qualcosa.
D: Qual è, tra le tue specializzazioni, quella più redditizia?
R: Sicuramente lo storytelling.
D: Potresti spiegare a me e ai lettori di Obbrobbrio di cosa si tratta?
R: Che ignoranti. Lo storytelling è figlio del marketing, nonchè di quella buona donna comune a tutti noi venditori di fumo. Diciamo che si tratta di una storiella strappalacrime tirata su ad hoc per un’impresa sfigata che vuole sfruttare la leva emotiva per far incetta di nuovi clienti. Ti faccio un esempio:  la ditta “Armadondi”, che produce prodotti a base di carne di pollo, non può presentarsi al pubblico dicendo “ammazziamo animali per denaro dal 1930″…
D: …E a quel punto entri in gioco tu.
R: Chiaro. E metto giù una storiella in cui parlo di quanta passione la famiglia Armadondi nutre nei confronti del proprio lavoro, mettendo al servizio dei clienti prodotti di qualità eccetera eccetera. Nel frattempo, l’art editor tira su qualche immaginetta simpatica – chessò, un gallo sorridente, felicissimo del fatto che a breve gli romperanno il collo – e il gioco è fatto. Contenta l’impresa, contenti i clienti, contanti per me.
 
D: Sembrerebbe una professione per gente senza scrupoli…
R: Ma che te credi? Vado a messa ogni domenica e i miei valori più importanti del 2012 sono stati:
  1. famiglia
  2. lavoro
  3. solidarietà
  4. amicizia
  5. sincerità
D: Hai dimenticato la pace nel Mondo…
R: Quella è stata già elencata tra i valori del 2011.

D: Prima di congedarti da noi, potresti dare qualche consiglio ai blogger che vorrebbero aumentare la propria visibilità in rete?
R: Il blogger medio sta ai visitatori/commentatori come un morto di figa alla discoteca. Non riesce a celare la propria disperata brama, e questo lo porta a utilizzare espedienti ridicoli quanto facilmente individuabili. Il mio consiglio è: dato che non avete niente da offrire perchè non avete niente da comunicare a chi vi sta intorno, valorizzate il vostro niente. Scrivete ottanta post al mese intitolati “come aumentare le visite del tuo blog”, oppure “come ottenere più follower su Twitter” e riproponete contenuti già sputtanati in rete. Se masticate l’inglese come sputate l’italiano, iscrivetevi a qualche sito web americano che parli di tematiche legate a indicizzazione e cazzate simili e scopiazzatene i contenuti spacciandoli per vostri. 

D: Non ti sembra una cosa scorretta nei confronti di chi ti segue?
R: Anche i commenti scritti dai visitatori che vogliono solo spammare con i loro link del cazzo sono scorretti. Occhio per occhio…

D: …dente per dente.
R: Perdente? Mai. E’ anche il motto del mio prossimo “Webinar” da ottocento euro a iscrizione.

 

22 Commenti

  1. Ma chi è? Dell'UTRI??

    R: Ma che te credi? Vado a messa ogni domenica e i miei valori più importanti del 2012 sono stati:
    famiglia
    lavoro
    solidarietà
    amicizia
    sincerità

  2. Wow che intervista! Perlomeno mi ha chiarito le idee su quella quotidiana "vendita di fumo" che si cela dietro a parole in lingua straniera, alle mie orecchie suonano come strane offese!

  3. Che dire, uno spaccato a dir poco preciso della società "blogghica", nei suoi individui medi, o mediobassi, se vogliamo. Mi piace molto l'espediente che hai utilizzato, ti faccio i miei complimenti 🙂

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here