Presentiamo oggi il libro “Diventa il cerbero di te stesso”, di Nicholas 2.0 Pallon, esperto di Socialwebmarketing e di Cippacontentmerchandising. Si tratta di un manuale – spiega Pallon – rivolto a coloro i quali vogliono liberarsi dal demone della distrazione sfruttando al centodieci percento la propria produttività.
Il libro si apre con l’interessante capitolo “chiudi quel cazzo di Facebook, stronzo” nel quale vengono elencate indiscutibili statistiche che mostrano in che modo l’avvento dei social network abbia avuto effetti devastanti sulle performance dei sudditi della new economy.
Gli argomenti trattati spaziano dall’automotivazione spicciola alla cura del proprio aspetto, perché conciarsi da manichino evitando di strozzarsi annodando una cravatta può rivelarsi una carta vincente nell’ostentazione della propria professionalità.
Una dettagliata guida intitolata “migliora il tuo linguaggio asap” costituisce un’ottima risorsa volta al colmare le proprie lacune lessicali utilizzando i più improbabili inglesismi.
“Diventa il cerbero di te stesso” rappresenta senza ombra di dubbio il vademecum definitivo per gli operatori del marketing. All’occorrenza potrà rivelarsi anche un vadevacum: in molti, infatti, sentiranno l’irrefrenabile impulso di mandarvi a cagare.
Deve essere il libro che insegna come diventare team-leader, come avere il problem-solving e a fare le persone proattive.
Ho giusto un tavolino che balla…
puaahahahahhahahhahaha
non state prendendo sul serio quest'opera magnifica 🙁
Come si chiamava quel tale che si fece legare alla sedia e poi disse: "volli, volli, fortissimamente volli"?
Insomma, devo essere antipatico da subito?
Sì, è più forte di me.
'Ho passato la mano' al post "ea poe meets federico moccia", ma a questo non ho resistito: devo scrive la mia.
"Non me ne po' frega' de meno, ognuno scrive quello che vuole e chi è interessato legge, altrimenti … ciccia."
A parte le battute, io credo che ci sara' sempre chi si annoderà un cravattne stretto da strangolamento autoindotto, chi farà il piacione …
Ma ci sarà anche chi ….
Niente di scandaloso opppure no argomento da fine disquisizione dialettica.
Gentile Enzo,
non vorrei sembrare antipatico ma… del tuo commento non ho capito un cazzo.
Volentieri mi spiego meglio.
Lasciamo che ognuno faccia quel che vuole, nel rispetto delle buone norme di rispetto dell'altro, educazione verbale e non. Non trovi?
A questo punto direi che nella libertà di fare ciò che si vuole rientra a pieno merito quella di fare ironia su ciò che si vuole, commerciali incravattati e improbabili scritori compresi.
Chiedo venia allora,
non avevo letto l'ironia con cui è 'condito' il post.
Scusa